Il linguaggio come strumento di libertà: Susi Ronchi, penna e voce insieme al Rotary Club Cagliari Nord contro la violenza di genere
Se il 25 Novembre è la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Rotary Club Cagliari Nord ha ben chiaro che l’obiettivo di questa giornata sia quello di parlarne tutti i giorni, perché né l’impegno né l’attenzione venga meno, soprattutto in un periodo in cui il susseguirsi di eventi legati alla violenza di genere sembrano inarrestabili e lasciano sgomenti e col dolore nel cuore.
E se ancora vige il luogo comune per cui “se non si vede, allora non esiste“, vi è un ulteriore motivo per discuterne, confrontarsi, agire, poiché le attività di sensibilizzazione e soprattutto testimonianza del fenomeno siano ancora più ferventi, incisive e ad ampio spettro, in grado di toccare e attraversare tutte le sfere della società odierna, dalla scuola al pubblico servizio, passando dagli esercizi commerciali fino alla politica.
L’impegno del nostro Rotary Club Cagliari Nord (già impegnato su più fronti in merito al tema, anche grazie alla presenza nella scuole con il Progetto “Il Rotary a scuola contro la violenza di genere“) ha visto prendere, nella conviviale di lunedì 25 novembre, una ulteriore forma d’Azione grazie all’intervento dal titolo “Molestie, parliamone di più” della Dottoressa Susi Ronchi, Giornalista e Coordinatrice di Giulia Giornaliste Sardegna (GIornaliste Unite LIbere Autonome; Associazione di rilievo nazionale di giornaliste e pubbliciste unite sui temi dei linguaggi mediatici), Voce e Penna d’eccellenza che, da anni, porta avanti, insieme alle colleghe dell’Associazione, attività e progetti di sensibilizzazione e di identificazione dei linguaggi non inclusivi.
Due i temi principali toccati dalla Dottoressa Susi Ronchi durante la serata e che hanno aperto nuovi canali di discussione rispetto ai passi operativi da compiere nel futuro per un cambiamento radicale del nostro modo di narrare la realtà: il primo, quello delle molestie sul lavoro, un fenomeno portato a galla in maniera impattante grazie al lavoro di ricerca e analisi compiuto proprio nel contesto delle scuole di formazione e negli ambienti accademici, dove emerge prepotente una realtà nella quale sono proprio le fasce più giovani a dover pagare le conseguenze del timore di denunciare, poiché inibite da eventuali conseguenze sul piano professionale e personale; il secondo, quello della narrazione operata nei confronti delle persone con disabilità, le quali, sempre più spesso, vengono rappresentate come deboli e sempre più identificate con la loro diagnosi che in virtù delle proprie capacità di autodeterminazione.
Se dunque il linguaggio costruisce la realtà e si fa portatore di valori limitanti ed escludenti, la Dottoressa Susi Ronchi impersonifica un’Antigone odierna che, a discapito della solitudine dell’eroina narrata da Sofocle, declina la sua voce in mille voci, in mille penne, come quelle di Giulia Giornaliste, e lo fa per decostruire pezzo per pezzo una società che ha bisogno di ascoltare più che etichettare e proporre un linguaggio alternativo, possibile, aperto e, soprattutto vivo, così com’è la nostra realtà, al di là di una visione dicotomica nella quale l’incredibile ricchezza degli esseri umani spesso non riesce a trovare spazio, ascolto, verità, proprio come accade per le donne vittime di violenza di genere e di discriminazioni quotidiane.
La conviviale del Rotary Club Cagliari Nord del 25 Novembre con la Dottoressa Susi Ronchi ha dunque sancito un ulteriore passo avanti nei nostri Progetti per la sensibilizzazione contro la violenza di genere, rinnovando il nostro impegno -quotidiano, incessante, fiducioso del contributo di ognuno e di ognuna- per una società nella quale la voce di ogni donna diventa eco di libertà, equità e autodeterminazione.
A conclusione della serata abbiamo potuto rinnovare anche un ulteriore impegno che, seppur su un piano differente, rappresenta un cammino importante da percorrere insieme, grazie al lavoro di rete, e che permette di fronteggiare -non solo nel periodo estivo, ma durante tutto l’anno- un’altra emergenza come quella della donazione del sangue: il Dottor Raimondo Pinna, Direttore Sanitario ARNAS G. Brotzu di Cagliari, ha sottolineato come la sinergia tra il nostro Rotary Club Cagliari Nord e il Centro Trasfusionale dell’Ospedale G.Brotzu (vedi il nostro Progetto #donaresangueèvita) sia un importante fattore per mantenere alta l’attenzione (e la solidarietà) su un problema che incide fortemente sulla qualità di vita dei sardi e di tutte quelle persone che popolano, soprattutto nel periodo estivo, la nostra terra.